Centro Ausili “Habilis”, la prima pietra

Prima in Provincia di Trapani ma anche unica in Sicilia.   E’ l’ausilioteca “Habilis”, il luogo in cui si diffonde la conoscenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie per superare le disabilità ed abbattere il muro dell’handicap.

Venerdì, 30 aprile 2010, alle ore 11:00, nei locali del centro AIAS di Castelvetrano, durante un’apposita conferenza stampa è stato  presentato il nuovo progetto e  sottoscritto un protocollo di intesa quale atto ufficiale di impegno della Provincia Regionale di Trapani, dell’ASP n. 9  – Distretto di Castelvetrano, delle Amministrazioni Comunali  del nostro Distretto  e del CTRH “Efebo”  di Castelvetrano, a  sostenere l’iniziativa valorizzandone gli interventi, sia nella fase di avvio che nella  prosecuzione.

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Da sinistra verso destra: 
Vincenzo Liotta (Dirigente Scuola Secondaria 1° grado “Vito Pappalardo” Castelvetrano  – Sede CTRH “Efebo”
Antonino Termini (Assessore ai Servizi Sociali Comune Partanna)
Angela Puleo (Presidente A.I.AS. ONLUS Sez. di Castelvetrano)
Giovanni Lo Sciuto (Assessore ai Servizi Sociali  Provincia Regionale di Trapani)

Il Centro  A.I.A.S,  quotidianamente a contatto con persone temporaneamente o  permanentemente disabili,  da tempo segnala il grosso problema delle  carenze di formazione sugli ausili negli utenti e negli operatori,,  i quali, molto spesso, fanno riferimento  a tecnici e strutture aventi una  ragione sociale di tipo economico-commerciale, dove peraltro ricevono  consulenze non sempre disinteressate e talvolta non appropriate, con l’inevitabile conseguenza di acquistare ausili inadeguati, spesso con spese molto elevate e numerosi  viaggi lunghi e disagevoli per una utenza strutturalmente debole.

La disabilità è l’incapacità di svolgere attività normali e quotidiane come lavarsi, comunicare, muoversi e proprio da questi svantaggi nasce l’handicap. Per assurdo, non esiterebbe l’handicap per le persone in carrozzina se fossero distrutte le barriere architettoniche che impediscono loro  il normale ed autonomo accesso agli uffici, alle strade, agli ascensori. Non esisterebbe l’handicap per le persone che non possono comunicare  se  riuscissero ad utilizzare  degli ausili tecnologici che suppliscano agli svantaggi derivanti dalle  loro mancanze verbali, motorie, uditive o  visive.

Da anni l’AIAS opera  per abbattere l’handicap, o almeno ridurlo, oggi ha trovato un sostenitore nell’Assessore Provinciale Giovanni Lo Sciuto che, fattivamente, ha contribuito a creare le sinergie perché l’Ausilioteca “Habilis” diventi una realtà.

Al termine dei lavori, l’Assessore Giovanni Lo Sciuto, particolarmente soddisfatto per l’accordo firmato ha dichiarato: “Il protocollo firmato stamani è un altro importante tassello che aggiungiamo alle attività svolte dalla Provincia, a favore dei disabili. Cosi come condiviso con il presidente Turano, finanzieremo presso l’AIAS di Castelvetrano, l’Ausilioteca utile ai tanti diversamente abili del territorio. Il giusto ed appropriato ausilio può annullare l’handicap, non è un miracolo, ma solo l’uso consapevole di ciò che la tecnica abbondantemente mette a disposizione”.

                                                                                              Il  Presidente

  Dott. Angela Puleo

Motivazione

La Sezione A.I.A.S. – ONLUS di Castelvetrano, essendo quotidianamente a contatto con pazienti temporaneamente o permanentemente disabili, rileva gravi carenze di informazione sugli ausili negli utenti i quali, molto spesso, fanno riferimento a tecnici e strutture esterne aventi una ragione sociale di tipo economico-commerciale, dove peraltro ricevono consulenze non sempre disinteressate e talvolta non appropriate. Ciò comporta spesso numerosi viaggi lunghi e disagevoli per una utenza strutturalmente debole e degna di maggior attenzione. D’altronde anche negli operatori (sanitari, scolastici, socio-assistenziali, degli enti locali ecc..) si riscontra scarsa informazione e difficoltà nel reperimento delle informazioni specifiche dovuta alla mancanza di canali agevoli di accesso alle strutture più accreditate a fornire informazioni qualificate.

Pertanto l’Ente ha posto  all’attenzione di tutti gli Organi pubblici e privati l’urgente necessità dell’istituzione di  un centro di consulenza e gestione ausili che avrà grande rilevanza sociale nella misura in cui verrà dotato di risorse materiali ed umane appropriate e soprattutto nelle motivazioni del personale che vi verrà preposto.

Come modello di riferimento viene preso quello presentato nel testo SIVA “Il costo degli ausili” e successivamente sviluppato in “Rapporto costi- Benefici”.

Il Centro Ausili  ha la finalità di cercare e/o trovare, tramite la mediazione di ausili tecnici ed informatici, risposte alle esigenze di autonomia ed integrazione delle persone disabili (autonomia intesa come la capacità di dominare l’ambiente ed esprimere se stessi nella realtà sociale in cui si vive).

 

Obiettivi

Con il progetto HABILIS ci si pone due obiettivi:

  • creare un polo di competenze multidisciplinare nel  settore degli ausili nel nostro territorio;
  • istituire il CENTRO

AUSILI HABILIS, quale organo deputato  non solo a curare l’ampliamento delle conoscenze di base sugli ausili, ma, soprattutto, ad avviare  e sostenere  gli interventi interdisciplinari nel campo della disabilità, dell’autonomia e dell’integrazione, che sono l’ambito di impiego quotidiano degli ausili a trovare l’ausilio tecnologico più indicato che possa supplire all’abilità mancante.

Attività

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Ausili informatici

L’adozione di ausili specifici è uno degli  interventi più significativi che  può impedire o limitare l’insorgenza dell’handicap. Nello specifico il Centro Ausili  svolge attività di:

  • erogazione di servizi a cittadini/utenti disabili (informazione sugli ausili commercialmente disponibili; supporto nella scelta dell’ausilio appropriato; supporto nell’acquisto; formazione all’uso);
  • simulazioni  d’uso dei singoli ausili;
  • adattamento della postazione di lavoro a casa o in ufficio;
  • elaborazione di pareri sull’idoneità di ausili tecnico-elettronici;
  • parco ausili;
  • informazione, documentazione, consulenza per gli operatori scolastici e socio-sanitari;
  • giornate di studio e dimostrative.;
  • creazione di un laboratorio ausili permanente;
  • creazione di un gruppo interdisciplinare che attua la presa in carico del soggetto disabile per la realizzazione di un progetto riabilitativo globale  con conseguente ottimizzazione delle risorse sanitarie e sociali;
  • scambio di modulistica e condivisione di metodologie lavorative;
  • riciclaggio ausili.

 

La sede

Nella fase sperimentale, in attesa di reperire locali più idonei, il Centro Ausili “Habilis” avrà sede in due ambienti, privi di barriere architettoniche, messi a disposizione dalla Scuola Superiore di 1° Grado “V. Pappalardo”, piazzale Martiri di Ungheria a Castelvetrano.

 

L’Equipe

L’approccio globale prevede per sua natura l’interazione attiva fra ruoli e professionalità diverse, in cui i componenti
dell’équipe sono chiamati ad operare sia in modo separato (ma coordinato), sia in modo interdisciplinare, cioè attraverso interventi in cui siano coinvolti simultaneamente.

Operativamente, l’approccio ICF alla proposta di ausili può comportare l’integrazione fra i professionisti dei servizi che hanno in carico il caso (sanità, sociale, scuola, ecc…) e gli operatori del Centro ausili; la persona con disabilità, protagonista primo del percorso ausili, è (solo od insieme alla famiglia) parte fondamentale del team multidisciplinare.

All’interno dei nostri servizi la scelta è stata quella di privilegiare (benché in modo flessibile) la modalità operativa interdisciplinare, vincolando le prestazioni di valutazione complessa alla messa in campo di èquipe con professionalità che fanno capo alle aree:

  • sanitario-riabilitativa (fisioterapisti, terapisti occupazionali)
  • socio-educativa (educatori, pedagogisti)
  • tecnico-tecnologica (ingegneri, tecnici)

 

Cosa fa?

Valuta capacità, potenzialità e bisogni della persona disabile all’interno del suo progetto di vita in base ai seguenti assi:

  • Ambiente (situazione socio-familiare e caratteristiche dell’ambiente di vita quotidiano)
  • Profilo cognitivo, motorio, sensoriale (con particolare attenzione alla funzione visiva e affettivo relazionale)
  • Pedagogico-educativo-didattico

Valuta le problematiche che, nell’evolversi di un percorso individualizzato, si creano all’interno della famiglia, della scuola o dell’ambiente sociale e/o di lavoro. Progetta e conduce l’intervento all’interno del contesto di vita della persona disabile. Individua l’ausilio tecnologico più adatto alla situazione di comunicazione e/o di autonomia. Segue l’evoluzione del percorso individuato attraverso periodici follow up. Segue l’evoluzione tecnica dell’ausilio in relazione anche alle necessità emergenti rispetto ad interessi comunicativi diversi o all’emergere di nuove abilità. Ricerca di possibili adattamenti per prove di valutazione standardizzate per pazienti gravemente compromessi sul piano motorio e/o comunicativo. Adattamento di giocattoli e materiale di apprendimento ad uso di bambini con gravi disabilità motorie. Produzione di materiale bibliografico, di ricerca e documentazione su ausili informatici e disabilità.

 

Gocce di saggezza